Cori cosa vedere e cosa fare
Scopri questo bellissimo borgo dalle origini antichissime
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Tempio di Ercole
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Cosa vedere a Cori? Quali sono le cose da vedere e non perdere, per una passeggiata domenicale o un week-end alla scoperta della provincia di Latina? Scopritelo con la nostra guida su questo magnifico borgo medievale.
Cori, piccolo borgo collinare alle spalle dei monti Lepini è sicuramente uno dei più antichi e caratteristici comuni della provincia di Latina, l'attuale città è ciò che rimane dell'antica Cora cui lega le sue vicende storiche ai Prisci Latini, una delle più antiche federazioni latine. C'è chi li attribuisce la sua fondazione a tre miti , tra loro inconciliabili,che la collocano però tra le più antiche città del Lazio( nel III o nel II millennio a. C).
Ma vediamo insieme cosa vedere e cosa fare a Cori.
Cosa vedere a Cori
Centro Storico di Cori
Il centro storico di Cori può essere diviso in due passeggiate Cori Monte e Cori Valle ognuna dal fascino unico che vi farà apprezzare al meglio tutti i segreti del piccolo comune.
Cori Monte
Cori Valle
Santuario della Madonna del Soccorso
Qui potete approfondire tutto ciò che c'è da sapere sulla Festa della Madonna del Soccorso a Cori.
Il tempio d'Ercole
Il tempio d’Ercole è un perfetto esempio di stile dorico reinterpretato in chiave italica,una pratica che si diffuse in Italia di ispirarsi ai modelli architettonici greci in chiave locale. Le colonne, alte 7 m, reggono un architrave che alterna triglifi (scanalati) e metope (lisce) in origine decorate con stucchi policromi. Due piccole curiosità sull’architrave della porta, un’iscrizione riporta i nomi dei due magistrati che curarono la costruzione dell’edificio, Marco Maglio e Lucio Turpilio; inoltre il terrazzamento sottostante è fuori centro: è il segno della probabile presenza di un’altra costruzione oggi distrutta.
Per ultimo data molto importante per questo monumento il 30 Gennaio del 1944 è per Cori una data da commemorare: in quanto quella mattina durante la messa della domenica venne bombardata e distrutta quasi del tutto la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (eretta vicino il tempio) mentre il tempio di Ercole,rimase miracolosamente intatto, insieme solo al campanile.
Tempio dei Dioscuri o tempio di Castore e Polluce
In passato,all'interno della cella centrale, erano presenti le statue dei Dioscuri che secondo ricostruzioni storiche e frammenti rinvenuti dovevano essere di dimensioni imponenti all'incirca di 1,90 metri, in marmo di Paros, Castore e Polluce apparivano armati e tenevano alla briglia cavalli alti 1,70 metri. I frammenti architettonici e scultorei provenienti da questa area di culto sono oggi conservati ed esposti presso il Museo della Città e del Territorio di Cori, nel quale, è possibile apprezzare il modellino del tempio in scala 1:75.
La Piazza Pozzo Dorico di fronte il tempio si pensa venisse utilizzata come mercato aperto e i quattro ampi ambienti voltati, che caratterizzano la piazza insieme a una cisterna, dovevano avere funzione commerciale e di approvvigionamento idrico della città di Cori. Questi spazi sottostanti alla piazza non sono visibili al pubblico perché di proprietà privata.
Complesso Monumentale S. Oliva
- Una chiesa romanica dedicata a S. Oliva di Anagni, costruita su i resti di un antico tempio, è affiancata da un campanile vergato di calcare e tufo decorato con bacini policromi i cui originali sono conservati presso il Museo della Città e del Territorio di Cori.
- La cappella del S. Crocefisso, fu pensata sul modello della Cappella Sistina di Roma tanto che sulla volta furono affrescate scene narranti storie del Vecchio e Nuovo Testamento.
- Il Monastero degli Agostiniani ed il suo magnifico chiostro sede del Museo della città e del territorio
Museo Della città e del territorio
- la ricostruzioni in scala dei templi d’Ercole e dei Dioscuri ,
- volti di donne velate ritrovati nel tempio d’Ercole,
- frammenti delle imponenti statue di Castore e Polluce del tempio dei Dioscuri,
- I bacini policromi del campanile di S. Oliva,
- Una riproduzione della Minerva Capitolina (I sec. a.C.- I sec. d.C.), l'originale si trova nella nicchia di fronte al Palazzo Senatorio in Campidoglio a Roma
Si trovano inoltre monete antiche, informazioni sul paesaggio, video, iscrizioni, plastici, documenti d’archivio che raccontano la storia della città di Cori e del suo territorio.
Di seguito potete trovare gli orari di apertura del Museo della città e del territorio di Cori :
Lunedì a Giovedì : 09:00 - 13:00
Venerdì a Domenica : 10:00 - 13:00 e dalle 15:00 - 18:00
Le mura e le porte di accesso alla città di Cori
Le mura come già detto in precedenza sono note con il nome di “Mura ciclopiche” o in “opera poligonale”, si dividono in due diversi tipi i terrazzamenti e le mura urbiche, ammirabili in molteplici punti di Cori, in particolare da Piazza Leone XIII. Altri punti del paese dove osservare queste mura sono via Pelasga, piazza Pozzo Dorico, via delle Colonne e via dei Lavoratori. Piccola curiosità a Piazza Signina vi è una torre completamente restaurata che è attualmente usata come residenza privata. Per tutto il Medioevo le vecchie fortificazioni romane sono state rafforzate e migliorate.
Dei tre accessi principali alla città,porta Ninfina è l’unica che conserva i l’aspetto originario la porta è stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale l'attuale è una ricostruzione realizzata nel 1984. All'uscita di questa porta si trova il Ponte della Catena, collegamento alla viabilità extraurbana diretta verso Norma e di Ninfa. Il ponte della Catena è del IV e il III sec. a.C., è uno dei più antichi e originali di tutto il Lazio.
L’oratorio della SS. Annunziata
Orari di apertura
Chiedete le chiavi presso l’abitazione di fronte (Della Vecchia), tutti i giorni con i seguenti orari : Mattina 09:30 - 11:30 | Pomeriggio 15:30 - 17:30 | Domenica 09:30 - 11:30
Cosa fare a Cori
Visite alle cantine ed agli oliveti di Cori
Provare le specialità enogastronomiche di Cori
Parlando di Cori non possiamo dimenticarci delle sue eccellenze enogastronomiche tra cui i suoi famosi vini riconosciuti a livello nazionale e internazionale ed il suo olio tra i più apprezzati della provincia. Non si può andar via da Cori senza aver provato il suo pane o le “pizzefrelle” le “pizzette coresi”, al pomodoro, con o senza acciughe. Per i più golosi è possibile degustare i dolci tipici: come le ciambelline al vino, cantucci, mustaccioli, bastoncini mandorlati, e a Pasqua torte di ricotta e pupe e cavalli.