
Itinerario tra storia e natura nei Monti Lepini
Un viaggio tra rovine medievali, romane e tanta natura
Consiglio Latinamipiace
Giardino di Ninfa
Stagione Ideale
Primavera
Tipo di attrazioni
Architettoniche
Distanza
50 Km
La provincia di Latina è ricca di posti fantastici, ma possono essere un po distanti fra loro. Se non volete perdervi tutto ciò che ha da offrire in pochi giorni, vi consigliamo di seguire un buon itinerario.L'itinerario di oggi è il quarto della serie, dopo l'itinerario delle meraviglie dei monti Lepini,i borghi nascosti de Monti Lepini e l'Itinerario meraviglie dei Monti Aurunci. Lo scopo di questi articoli e quello di aiutarti a conoscere le nostre bellezze.
Questo itinerario vi farà scoprire le rovine medievali del Giardino di Ninfa e quelle romane di Norma e Cisterna di Latina scopriremo inoltre Cori, il borgo collinare tra i più apprezzati, e termineremo con Roccamassima, insomma un itinerario che vi farà amare la provincia di Latina. Può essere svolto in uno o più giorni a secondo dei vostri gusti ed è un percorso di circa 50Km da percorrere in auto o bici più alcuni chilometri da percorrere a piedi all’interno dei centri storici.
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1) Cisterna di Latina
Iniziamo il nostro itinerario alla scoperta di Cisterna di Latina il comune da dove ebbe inizio la grande bonifica della secolare palude pontina e patria dei butteri, mandriani che guidavano e custodivano le mandrie di vacche maremmane e di bufali. Tra le cose da non perdere in città troviamo lo storico Palazzo Caetani con i suoi affreschi e le suggestive grotte, la fontana “Bella Ninfa” in piazza 19 Marzo dello scultore Ernesto Biondi, simbolo della vittoria della bonifica sulla malaria, e la Collegiata Santa Maria Assunta in Cielo con il suo portone in bronzo, le ceramiche del Biancini e la statua del patrono San Rocco scolpita da Fabio Provinciali.
Da non perdere poi il complesso di rovine romane Tres Tabernae che conserva molti reperti tra cui un'epigrafe funeraria della potente famiglia senatoriale Pinaria, coperture sepolcrali, un impianto termale, edifici con bellissimi mosaici. Il complesso si trova a pochi chilometri dal centro città lungo la via Appia al km. 58,100, dopo il bivio per Doganella di Ninfa (direzione Terracina).
Infine assolutamente da visitare il parco Parco Naturale Pantanello un parco di circa 100 ettari adiacente al bellissimo Giardino di Ninfa con l'ambiente originario delle Paludi Pontine prima della bonifica integrale. E' caratterizzato da sei laghi palustri e da vegetazione autoctona. L'ingresso è regolato a una visita guidata, con partenza alle ore 10:00, della durata di 2 ore e 30 minuti circa e con un costo di 6€ per adulti e gratuita per minori di 11 anni. Il Parco Pantanello è aperto al pubblico da Ottobre a Marzo.
Sicuramente da non perdere due dei più prestigiosi formaggi a pasta fresca che vengono prodotti nella zona : la “Mozzarella di Bufala Campana” D.O.P. ed il “Fior di Latte Appennino Meridionale” D.O.P.
Tra le manifestazioni più importanti troviamo la Giostra del Saraceno che si svolge ogni anno nel mese di Agosto. Una rievocazione storica sull'allenamento dei soldati della città al pericolo di una terribile invasione dei saraceni. L'evento prevede una gara tra gli arcieri delle diverse contrade della città che si sfideranno nel centrare un bersaglio mobile che rappresenta appunto il saraceno.
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2) Giardino di Ninfa
Proseguiamo il nostro itinerario in direzione del Giardino di Ninfa si trova a pochi chilometri da Cisterna di Latina immerso tra i monti Lepini e l'agro pontino è una meraviglia naturale che è stata classificata dal New York Times tra i più belli e romantici giardini del mondo. Il nome Ninfa ha origine da un piccolo tempio all’interno del giardino dedicato alle Ninfe Naiadi di epoca romana,divinità delle acque sorgive.
Il fascino del Giardino di Ninfa non è legato solamente alla sua indiscutibile bellezza, ma anche alla sua storia. Nasce come piccolo feudo, meta obbligatoria per tutti coloro che volevano evitare le paludi pontine infestate dalla malaria. Nel 1297 fu acquistato dalla famiglia Caetani che lo fece prosperare per quasi un secolo, fino all’arrivo di Barbarossa che la distrusse nel 1382 e la fece cadere nell’oblio per cinquecento anni.
Solo nell’ottocento, grazie ai viaggiatori romantici che ne rimasero innamorati, inizio di nuovo a prosperare, si deve a quest’epoca ed in particolare ad Ferdinand Gregorovius il nominativo di “Pompei del Medioevo”.
Per scoprire nel dettaglio questa bellissima meraviglia a questo link potete trovare maggiori informazioni.
Nota : Il Giardino di Ninfa è aperto al pubblico soltanto in alcune date stabilite e l'ingresso è regolato esclusivamente attraverso visite guidate, di circa un’ora, al fine di preservare il suo delicato equilibrio ambientale. Qui potete trovare gli orari e le date di apertura al pubblico.
3) Norma e l'antica Norba
Continuiamo il nostro itinerario perdendoci tra i vicoli ben conservati di Norma un piccolo borgo da cui si può osservare l’ampio panorama che spazia dalla Pianura Pontina, passando per il litorale e le isole pontine. Da non perdere il museo civico archeologico "A.G. Saggi" istituito per favorire la comprensione e la visita dell'antica città di Norba ed il museo della cioccolata "Antica Norba" .
A poca distanza dal centro troviamo l'antica città di Norba costituita da un poderoso circuito di mura ("Ciclopiche") in opera poligonale, due acropoli, poste su due collinette, chiamate convenzionalmente "maggiore" e "minore" ed i resti di una struttura chiamata "castello delle acque" che molto presumibilmente rappresenta uno dei primi esempi di stabilimento termale. Sono poi visibili anche cisterne, pozzi, ambulacri, passaggi sotterranei e tratti di basolato stradale ancora perfettamente mantenuto.
Qui potete scoprire tutti i segreti di Norma
Tra i prodotti tipici troviamo la ramiccia al ragu un tipo di pasta simile alle fettucine ma più sottili.
Tra le manifestazioni da non perdere troviamo la notte bianca a Settembre, la sagra delle castagne l'ultima domenica di Ottobre e sempre nel mese di Ottobre la festa del cioccolato.
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5) Cori

Continuiamo il nostro viaggio verso Cori un piccolo borgo collinare alle spalle dei monti Lepini ed uno dei più antichi e caratteristici comuni della provincia di Latina. L'attuale città è ciò che rimane dell'antica Cora cui lega le sue vicende storiche ai Prisci Latini, una delle più antiche federazioni latine. C'è chi attribuisce la sua fondazione a tre miti , tra loro inconciliabili,che la collocano però tra le più antiche città del Lazio.
Il centro storico di Cori può essere diviso in due passeggiate Cori Monte e Cori Valle ognuna dal fascino unico che vi farà apprezzare al meglio tutti i segreti del piccolo comune. Da non perdere il santuario della Madonna del soccorso, il Tempio d'Ercole simbolo di Cori e monumento nazionale dal 1898, il Tempio dei Dioscuri o tempio di Castore e Polluce, il complesso monumentale di S. Oliva ed il museo della città e del territorio.
Per tutti gli amanti dei vini qui troviamo alcune delle eccellenze della provincia di Latina il vino Cori Doc e l'imperdibile prosciutto al vino di Cori.
Tra gli eventi più importanti e caratteristici troviamo il Carosello Storico dei Rioni ed Palio della Madonna del Soccorso nel mese di Giugno e l'evento Vino nei Cuori nel mese di Ottobre
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6) Rocca Massima

Tra le attrazioni da non perdere la Chiesa di S. Michele Arcangelo ed il suo famoso organo a trasmissione meccanica, la Cappella della Madonna della Pietà, il parco della memoria che si va componendo giorno dopo giorno con il concorso delle famiglie che vi dedicano un albero in memoria di un caro defunto o in augurio ad un bambino al momento della nascita.
Nel mese di Agosto si svolge la sagra antichi sapori dove si possono degustare le eccellenza del territorio, mentre nel mese di Maggio si svolge la festa di Sant'Isidoro.
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Riepilogo dell'itinerario tra storia e natura nei Monti Lepini
Tappe | Città |
Tappa 1 | Cisterna di Latina |
Tappa 2 | Rovine romane Tres Tabernae |
Tappa 3 | Parco Pantanello |
Tappa 4 | Giardino di Ninfa |
Tappa 5 | Norma |
Tappa 6 | Cori |
Tappa 7 | Roccamassima |